Articolo tratto da: "La Gazzetta di Parma", Parma Martedì 3 Aprile 2018.
Ci sono molti modi per aiutare gli altri: si può fare volontariato e stare vicini a chi soffre, si può sfruttare il proprio lavoro per educare, in- formare, sensibilizzare, si può regalare qualche ora di svago alle persone, si può offrire ospitalità.
Sono tutte facce della stessa medaglia, quelle premiate con l’Angelo del Correggio, il riconoscimento nazionale voluto da Roberto Ghirardi, promosso e organizzato da Adas-Fidas Parma. Anche quest’anno la consegna ufficiale si è svolta all’Antica Hostaria Tre Ville, in occasione, come sempre, del lunedì dell’Angelo. Sette premi per sette persone, associazioni o aziende che si sono distinte per il loro lavoro, quotidiano e silenzioso. «L’Angelo del Correggio non premia i gesti, ma le persone – ha sottolineato Sarah Biacchi, attrice parmi- giana, madrina della cerimonia al fianco di Ines Seletti, presidente provinciale Adas-Fidas, oltre che assessore del Comune -. Viene premiato il contributo che ciascuno dà per migliorare la vita degli altri, con il proprio tempo, la propria professionalità, il proprio lavoro».
Quest’anno il riconoscimento è andato agli Amici dell’hospice Piccole Figlie, all’orchestra Gabriele Zilioli e Francesca, a Chiara Azzolari, Francesca Bocchi, Marta La Licata, a Mauro Biondini e all’Antica Hostaria Tre Ville. Ogni anno il premio è l’occasione per conoscere persone e storie che, altrimenti, rimarrebbero nell’ombra. Come quella dei volontari dell’hospice, che ogni giorno sono al fianco dei malati terminali e delle loro fa- miglie: «Non è semplice – spiega la presidente, Enrica Valla, ma riuscire a strappare anche solo un sorriso a chi sta soffrendo ci ripaga di tutto». Con la malattia e la sofferenza ha a che fare anche Francesca Bocchi, medico di base che ha spiegato come anche solo la scelta di un foulard o di una parrucca possa offrire ai pazienti in chemioterapia una parentesi ludica e uno stimolo per affrontare più serenamente la malattia. Lontano dagli ospedali, ma non per questo meno importante, è il contributo che può dare la musica: «Regalare qualche ora si svago – spiega Gabriele Zilioli – non fa mai male». E così anche la ristorazione, l’ospitalità, come quella delle Tre Ville, «che da anni ci accoglie per la consegna del premio e ci fa sentire a casa», ha sottolineato Ines Seletti. «Questo è possibile – sottolinea il titolare, Luca Dall’Argine – grazie alla mia famiglia e ai collaboratori che lavorano e hanno lavorato con me».
E poi ci sono i professionisti, che aiutano gli altri con il loro lavoro, come Marta La Licata, autrice Rai, che dà voce alle storie al femminile, «perché le donne di oggi possano capire qual è la loro forza», e Chiara Azzolari, con i suoi laboratori sulla legalità: «Dare ai ragazzi un ruolo – dice – significa insegnargli a rispettare le regole». E infine lui, Mauro Biondini, che con il suo lavoro di autore di programmi e documentari ha contribuito a far conoscere Parma ai par- migiani. «Di Parma – dice – sono innamorato perso. Mi piace pensare di raccogliere tutte le emozioni, la storia, la cultura di questa città e di trasmetterle ai giovani, anche i nuovi parmigiani, affinché questa ricchezza e i suoi valori non vadano perduti».